Giornata della Memoria, 27 gennaio 2017

Partecipiamo alla giornata della Memoria ricordando tre donne di cultura e scienza che sperimentarono l’odio nazi-fascista in Europa sulla loro pelle, tanto che Irene Nemirovsky e Etty Hillesum non sopravvissero ai campi di concentramento.

La Memoria è monito per il Presente e il nostro pensiero va anche a tutti coloro che oggi subiscono persecuzioni e vessazioni a causa di odi e pregiudizi, governi ciechi e spietati, politiche irrispettose dei diritti fondamentali.

“Che vadano dove gli pare; io farò quello che desidero. Voglio essere libera. Più della libertà esteriore, la libertà di viaggiare, di lasciare questa casa, voglio essere libera interiormente, scegliere la mia strada, seguirla, senza accodarmi allo sciame. Odio questo spirito di gruppo con cui ci riempiono le orecchie. Tedeschi, francesi, gollisti concordano tutti su una cosa sola: bisogna vivere, pensare, amare insieme agli altri, in funzione di uno Stato, di un Paese, di un partito. Dio mio! Io non voglio questo! Sono una povera donna senza importanza; non so niente ma voglio essere libera!”

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